L’opera Self (2022) affonda le sue radici nei primi anni 2000, anni in cui attraverso tecniche differenti Chiara Dynys ha lavorato sul concetto del sé. A partire da cicli di opere come Look at You (2012 – 2018) in cui l’invito a guardarsi diviene una presa di coscienza dell’incompletezza della visione di sé, con SELF l’artista realizza uno specchio ideale. Quattro monocromi differenti realizzati attraverso dense pennellate materiche contengono 4 lettere, S/E/L/F, successivamente ricomposte grazie all’utilizzo del colore, diverso per ogni lettera in ciascun quadro. Ogni tela diviene così uno specchio metaforico, costituito da 3 colori metallici uniti al bianco titanio. Ognuna di queste varianti presenta caratteristiche uniche, differenti: 100 possibili soluzioni del sé. Dopo anni in cui l’artista aveva privilegiato altri medium, la ripresa della tecnica pittorica la porta alla rivalutazione delle possibilità della pittura stessa: “Mi è piaciuto molto riprendere la pittura dopo molti anni, è una materia su cui si è detto tutto, mi è molto interessato in questo caso immaginare di costruire diversi ritratti sintetici in cui ciascuno alla fine potrà immaginare di trovare il proprio”.

Esposizioni

Chiara Dynys. Melancholia, MA*GA – Museo Arte di Gallarate, Gallarate, Varese, a cura di Alessandro Castiglioni, 2022 (personale)

Pubblicazioni

Castiglioni (a cura di) Chiara Dynys and the filmic imaginary, Skira, Milano 2022

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