Clearly not a paperplane (2017 – ongoing) riprende uno degli oggetti più semplici che ci sia, e che tutti noi almeno una volta abbiamo realizzato che viene trasformato improvvisamente in opera d’arte.

Da questa provocazione, e dal desiderio di ribaltare gli schemi, nasce uno dei lavori più rappresentativi di Sigalot. Dall’aspetto cartaceo, ma dall’essenza metallica, gli areoplanini dell’artista romano hanno letteralmente volato in tutto il mondo. Scelti da Fendi per lanciare la sua collezione nel 2014, queste sculture sono la firma più riconoscibile dell’eclettica produzione di Sigalot.

Gli aerei presentano formati differenti, a partire da 28 cm su base fino ad arrivare a 130 cm su base.

Esposizioni

“Una sfida al Nulla”, Palazzo tagliaferro, Savona, a cura di Christine Enrile, 2021 (personale);

“Dolom”, Museo Archeologico di Potenza, (personale);

“Tutto è già vostro”, Reggia di Caserta, a cura di Maria Grazia Tega, 2017 (personale);

“Biennale Le Latitudini dell’Arte”, Palazzo Ducale di Genova, a cura di Virginia Monteverde, 2017(collettiva);

“IX Biennale”, MAM – Museo dell’Alto Mantovano, a cura di Gianfranco Ferlisi, 2018 (collettiva)

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