Daniele Sigalot
11 Novembre 2020 - 12 Dicembre 2021
AEREOPORTO MILANO MALPENSA - TERMINAL 1

Un ritratto di chiunque, ovunque.

Daniele Sigalot

L’artista romano, incidendo la topografia di una città sulla superficie specchiante dell’acciaio, permette a strade ed edifici di un luogo di trasformare completamente il ritratto di chi vi riflette.

L’opera quindi trova la sua completezza solo quando si sommano alle strade di una città, i lineamenti di un volto e di un corpo, creando un risultato unico ed irripetibile a seconda di chi vi si specchia e della città in cui lo fa. Per tutto il 2021 l’aeroporto di Milano Malpensa ospita 12 di queste mappe, in formato gigante, nella mostra “Un ritratto di chiunque, ovunque” curata da Luca Beatrice e patrocinata dal Comune di Milano.

Un ritratto di chiunque, ovunque - Opera di Daniele Sigalot - WEM

“Le città dove nasciamo e cresciamo ci formano e trasformano. Questo è il pensiero alla base delle mappe di Daniele Sigalot.”

La mostra

La teoria dei non luoghi ha attraversato gli anni ’90. Secondo l’antropologo francese Marc Augé noi stavamo vivendo allora nella sur-modernità in cui tutti i posti avrebbero finito per somigliarsi: stazioni, aeroporti, centri commerciali, svincoli autostradali. Via via le nostre città avrebbero ridotto l’elemento del tipico (il centro con la piazza, la chiesa, il ritrovo consueto) verso una vera e propria spersonalizzazione, risultato di quel processo globale che peraltro ci ha insegnato a viaggiare in modo diverso. Più leggeri, più rapidi, le destinazioni si sono moltiplicate, alle compagnie di bandiera si sono sostituiti progressivamente i voli low cost che usiamo come taxi con le ali comprando i biglietti in qualsiasi momento dal nostro smartphone.

Eppure è vero che ogni viaggio, ogni spostamento, ci lascia sempre diversi e non soltanto perché ci alziamo per aria dopo aver attraversato quegli stessi spazi neutri che condividiamo con migliaia e migliaia di volti sconosciuti, ciascuno dei quali avrà una propria storia, un suo motivo per andare o ritornare, per ritrovare la casa o per fuggire.

Il lavoro che l’artista romano Daniele Sigalot ha installato all’aeroporto di Malpensa rimette al centro l’immagine del viaggiatore, riflessa in dodici lastre d’acciaio supermirror disposte in un semicerchio, dove si vedrà sovrapposto alle mappe di altrettante città nel mondo incise sul supporto specchiante, luoghi familiari, luoghi del cuore, che ha sempre sognato di visitare o che neppure conosce. Il volto e il corpo del viaggiatore è qui, a Milano, eppure potrebbe trovarsi da qualsiasi altra parte della terra: New York o Parigi, Tokyo o Pechino, Buenos Ayres o Rio de Janeiro, Città del Capo o Shangai.

Ogni episodio dei dodici di cui si compone la storia porta come titolo Portrait of You, perché sei tu viaggiatore il vero protagonista. E allora potrai scattare un selfie qui di fronte immaginandoti nel momento in cui avrai toccato l’Estremo Oriente o il Sud America, quando sarai tornato in Europa o starai partendo per un’esotica meta lontana. Tu con i tuoi vestiti che dicono tanto di te, il tuo bagaglio a mano e quello che stai per spedire. Se la tua immagine corrisponde davvero al tuo ritratto, ne coglierai lo sdoppiarsi, il moltiplicarsi, il frantumarsi in tante possibili identità. Perché se ogni viaggio è sempre diverso, ogni luogo non è mai uguale a se stesso, tantomeno tu che sei entrato nell’opera di Daniele Sigalot permettendole così di vivere anche oggi, anche in questo preciso momento.

Luca Beatrice  – Curator

Un ritratto di chiunque, ovunque - Opera di Daniele Sigalot - WEM

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