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Editoriali

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Daniele Sigalot

WEM EDITORIAL #6 DANIELE SIGALOT  

Words (2013 – ongoing)

Daniele Sigalot presenta WORDS - By WeM, galleria d'arte

Irriverente, cinica e paradossale: Words di Daniele Sigalot (1976; Roma) si prende gioco dell’arte contemporanea e del suo ruolo come artista stesso. Una serie di frasi provocatorie scritte a pastello su grandi post-it colorati, esprimono la natura futile dell’arte contemporanea e si pendono gioco delle dinamiche che lo animano. La serie incarna perfettamente il linguaggio ironico e provocatorio dell’artista.

“Mi piace la giocosità, la leggerezza. Mi piace prendere in giro con serietà”. Daniele Sigalot

Ironico e giocoso, Sigalot è improntato a generare negli spettatori un senso di straniamento e riflessione. La sua ricerca coinvolge pratiche differenti tra cui  testo, l’illusione, la materia, il colore, la spazialità, attraverso un gioco che vive di equivoci semantici e semiotici.

Daniele Sigalot presenta WORDS - By WeM, galleria d'arte

Il celebre post-it Art Must Be taken Seriousl y esprime a pieno la natura ludica della serie dove l’arte viene al contrario, presa in giro deliberatamente. Post-it come Nothing Really Meaningful here, Your living room wants it esprimono con acuto cinismo la natura effimera di un’opera d’arte; “If I’am still a live” prende di mira il ruolo dell’artista, svalutandone il genio o “I’ve bought this artwork because it’s red” e “I only go for the opening for the booze” scardinano il sistema del mondo dell’arte e ne esprimono la natura mondana e patinata. Ciò che Sigalot fa apparire come un continuo scherzo è un’operazione dissacrante, che scardina l’equilibrio precario di un mondo fatto di falsi miti e abbagli. Le sue opere, infatti, sono spesso esperienze agrodolci: messaggi irriverenti che fanno sorridere ma non fanno mai ridere davvero.

 

Daniele Sigalot presenta WORDS - By WeM, galleria d'arte

La natura giocosa delle sue opere non sono un banale invito allo svago e un azzeramento del senso critico, ma un’articolata analisi della società e delle ossessioni umane. L’ironia diviene con Sigalot l’antidoto per sopravvivere e non prendersi troppo sul serio in una realtà che acclama e rende arte qualsiasi cosa, purché incomprensibile.

Daniele Sigalot presenta WORDS - By WeM, galleria d'arte

Il rapporto tra passato e presente emerge nella sua ricerca, come un’allitterazione: elementi che fanno parte della tradizione, della storia dell’arte, vengono contaminati dalla modernità ed evolvono conservando il loro valore simbolico. Vi è una ricerca profonda che attinge alla storia personale dell’artista e si radica nell’attualità, ma non prescinde dalla conoscenza della storia dell’arte;

Daniele Sigalot presenta WORDS - By WeM, galleria d'arte

Ne sono l’emblema i post – it dedicati ad Alighiero Boetti, Piero Manzoni e Gino De Dominicis dove, da un lato l’artista ne ironizza il ruolo di artisti attraverso frasi provocatorie, dall’altro ne riconosce la grandezza attraverso i titoli delle opere, scusandosi direttamente con l’artista. Gli artisti citati da Sigalot:

“Appartengono al pantheon dei miei dei. Io non amo prendermi troppo sul serio, lavoro seriamente ma mi piace scherzare. Boetti, Manzoni, De Dominicis in modi diversi erano titani nel non prendersi troppo sul serio”

Daniele Sigalot presenta WORDS - By WeM, galleria d'arte

In definitiva, Sigalot cerca di stupire e ingannare la mente: queste sono le uniche regole di questo gioco che prospera sui malintesi, sia semantici che semiotici. Per capire veramente le sue sculture e installazioni, basta recuperare la propria dimensione ludica e non prendere troppo sul serio una realtà che acclama e rende arte qualsiasi cosa, purché incomprensibile.

Daniele Sigalot presenta WORDS - By WeM, galleria d'arte

 

 

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