Cosa visitare ad Ornavasso?
Editoriali

Cosa visitare ad Ornavasso?

Ornavasso è un piccolo paese di circa 3000 abitanti situato della provincia di Verbania. Per la sua posizione è considerato la porta d’accesso alla Val D’Ossola, ampia valle all’interno della quale scorre il fiume Toce, uno dei principali affluenti del Lago Maggiore.

Che cosa visitare, dunque, in questo piccolo paese di provincia?

Le attrazioni di certo non mancano. Ecco qui quattro esempi.

 

  1. WEM Gallery

Per iniziare vi propongo una vera chicca, da pochissimo aperta al pubblico. WEM Gallery infatti è l’innovativa galleria d’arte situata all’interno della fabbrica metalmeccanica

Magistris&Wetzel. Un esempio riuscito – e quasi unico nel panorama italiano – di perfetto connubio tra arte e industria. La galleria, la più grande di tutta la zona del Lago Maggiore con oltre 1000 mq di spazi espositivi, ricorda un po’ i famosi white cube d’oltreoceano e infatti durante la visita non è raro chiedersi: “Ma siamo davvero ad Ornavasso?”

Attualmente (e fino al 31 marzo 2024) è in corso la mostra OUT OF PLACE dell’artista romano Daniele Sigalot. Il titolo – letteralmente “Fuori posto” – non è infatti casuale: cosa è più fuori posto di una galleria d’arte all’interno di una fabbrica metalmeccanica in funzione? Per non parlare di quanto sia fuori posto un piccolo paesino come Ornavasso all’interno del mercato dell’arte. Se questo non è abbastanza per voi, anche il percorso espositivo è inedito: le opere d’arte infatti debordano dai consueti luoghi in cui possiamo ammirarle, trovando dimora anche all’interno degli spazi produttivi della fabbrica.

La galleria è visitabile gratuitamente ogni giorno dalle 10.00 alle 19.00.

  1. Santuario della Madonna del Boden

Chiamato anche Santuario della Madonna dei Miracoli, questo luogo devozionale sorge a 475 metri

d’altezza, in posizione sopraelevata rispetto al paese e in generale alla piana del fiume Toce. Le sue origini risalgono alla tradizione popolare: la leggenda infatti narra di una pastorella locale che una notte, sola nei pascoli sopra all’alpeggio del Boden, si accorse di aver perso il suo gregge. Fu allora che invocò l’aiuto della Madonna, la quale apparve ammantata di luce, trasportandola magicamente alla vicina cappella del Boden, dove si ricongiunse alle sue bestie. In seguito alla circolazione di questa leggenda a lieto fine, dal XVI secolo sul luogo del presunto miracolo, sorge l’omonimo santuario che con modifiche ed ingrandimenti apportati nei secoli successivi, è arrivato fino ai giorni nostri.

Particolarmente suggestiva è la visita all’adiacente raccolta di ex voto, ben 1147, di cui il 40% antecedente al Novecento. Il Santuario della Madonna del Boden e la Raccolta di ex voto sono visitabili tutti i giorni dalle 9.00 alle 17.00.

  1. Linea Cadorna

Quando nel 1915 l’Italia decise di entrare in guerra, il Generale Luigi Cadorna, Capo di Stato Maggiore dell’Esercito fino al 1917, pensò che fosse necessario costruire delle linee fortificate che proteggessero il confine con la Svizzera, questo nel remoto caso in cui Germania e Austria-Ungheria decidessero di attaccarci violando la storica neutralità degli elvetici. È così che nacque la Linea Cadorna, una complessa rete di strade, mulattiere, trincee, postazioni d’artiglieria, camminamenti, luoghi d’avvistamento e gallerie.

Oggi la Linea Cadorna è un importante sito di archeologia militare e costituisce un interessante itinerario, percorribile sia a piedi che in mountain bike durante tutto l’anno. L’itinerario “Ornavasso e la Linea Cadorna” è un percorso ad anello di circa due ore e di difficoltà minima, quindi adatto a tutti. La camminata inizia presso il Piazzale di Punta Migiandone, appena fuori dall’abitato di Ornavasso e facilmente riconoscibile da un cannone, posizionato lì a testimonianza delle fortificazioni militari che è possibile ammirare lungo il percorso, come ad esempio il Forte di Bara.

Ulteriori informazioni circa l’itinerario “Ornavasso e la Linea Cadorna” sono disponibili sul sito del comune (www.comune.ornavasso.vb.it) e guide turistiche locali sono disponibili a svolgere escursioni.

  1. Antica Cava Moschini

Che cosa avranno in comune Ornavasso e il Duomo di Milano?

Facile! Il marmo. Questo prezioso materiale veniva infatti estratto dalle cave di Ornavasso e Candoglia, trasportato con delle chiatte sul fiume Toce, da lì al Lago Maggiore, poi Ticino, Naviglio Grande ed infine Milano, dove fin d al XIII secolo è stato impiegato nella costruzione del Duomo. L’Antica Cava Moschini è uno dei primi esempi riscontrati di cava di marmo sotterranea ed è un esempio più unico che raro nel panorama italiano. Si tratta di un luogo ricco di storia ed arte, oltretutto inserito all’interno di un complesso storico-archeologico e naturalistico di straordinario interesse, di cui fa parte anche la già nominata Linea Cadorna.

La Cava è visitabile su appuntamento telefonando al numero +39 3357668309, oppure scrivendo una mail a: info@anticacava.it. Il costo del biglietto è di 14 € per gli adulti e 6€ per i bambini ed è comprensivo anche di un giro i

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